lunedì 27 febbraio 2012

Adesso Basta! L’Austerity non funziona - Giornata d’Azione Sindacale Europea

In collaborazione con le Organizzazioni Sindacali Nazionali aderenti e in previsione della riunione del Consiglio Europeo fissato per l'1 e 2 Marzo, La Confederazione dei Sindacati Europei ha indetto, il prossimo 29 Febbraio, una “giornata d'azione Europea” (European Day of Action).
I sindacati Europei intendono indirizzare un messaggio forte ai “decision makers” Europei: “La misura è colma!” Un'alternativa all'austerità esiste. C'è bisogno di mettere il lavoro e la giustizia sociale in cima alle priorità.
Oggi, la risposta dei Governi europei è, in sintesi, la seguente: tagliare salari e protezione sociale, attaccare i contratti nazionali e fare contratti di lavoro ultra-flessibili; in altre parole, ciò che l'ideologia neo liberista sta imponendo da 30 anni (!) come unica prospettiva.
Il 30 gennaio 2012, il Summit Europeo ha fatto gli ultimi ritocchi a un nuovo trattato internazionale che porterà l'Europa ad un passo dall'austerità, prevedendo sanzioni in caso di deficit. Questo trattato, che sarà probabilmente adottato dal Consiglio Europeo l’1 e il 2 Marzo, imporrà discipline di budget rigide e minaccia di portare l'Europa nella palude della recessione.
Questo è il motivo per cui i sindacati europei si mobiliteranno il 29 Febbraio in tutta Europa: per sostenere che esistono politiche diverse dalla rigida disciplina di budget.
Quello di cui c'è bisogno è un piano di rilancio del lavoro e un piano di crescita sostenibile.
Dopo anni di governi liberisti e di bilanci truccati, la Grecia ha seguito le politiche imposte dall'Europa e dal FMI e il risultato è sotto gli occhi di tutti! Anche la Romania, Paese del quale si parla di meno, vive un momento di altrettanto grave crisi con affollate manifestazioni contro la fame e la povertà, e repressioni governative altrettanto dure.
AI lavoratori Greci e Rumeni va tutta la nostra solidarietà.
In Italia gli ultimi 4 anni di rigore di bilancio e di governo liberista ci hanno portato ad un passo dal fallimento. Il nuovo governo tecnico italiano, d'altro canto, parla di equità e distribuzione dei sacrifici, ma, di fatto, interviene in modo iniquo e brutale sulle pensioni d'anzianità e introduce maggiori imposte per circa 40 miliardi l’anno! Si tratta di imposte sui consumi (Iva e accise), Tarsu e addizionali regionali, che sono, come noto, proporzionali e non progressive, quindi gravano di più sui più poveri. Inoltre, 11 dei 12 miliardi l’anno raccolti con la patrimoniale derivano dall’ICI, imposta sulla casa, su tutte le case!
In questo quadro, le lavoratrici e i lavoratori delle Aziende del Gruppo IBM Italia continuano a vedere con preoccupazione le difficoltà dell'azienda nel mercato italiano, difficoltà che sono anche conseguenza di scelte sbagliate che non tengono conto delle peculiarità del nostro mercato locale. Le notizie contraddittorie che arrivano dall'IBM, le informazioni di stampa internazionale, i nuovi processi (Liquid) che confrontano al ribasso le attività di “delivery” e il clima di disorientamento che si registra in azienda, ostacolano qualunque seria azione di ripresa.
Nell'appoggiare la manifestazione del 29 Febbraio, che in Italia si terrà a Roma, con presidio a Piazza del Pantheon alle ore 16,00 e nel ribadire la nostra dura opposizione a scaricare sui lavoratori la crisi, invitiamo tutti i colleghi IBM a solidarizzare e pubblicizzare quei principi che la ispirano.

Commissione Internazionale del
Coordinamento di Gruppo IBM Italia S.p.A.