giovedì 20 settembre 2007

Premio di risultato, addio?

Il 19 Luglio scorso, la RSU IBM ha consegnato alla direzione aziendale una lettera sottoscritta da 1350 dipendenti IBM, nella quale si chiedeva di riaprire le trattative sul rinnovo del contratto aziendale. Tra le richieste c'era anche l'incremento del premio di risultato.

Pochi giorni dopo, il 31 Luglio, la direzione aziendale di IBM ha formalmente disdetto l’accordo sindacale sul Premio di Risultato: poiché il citato accordo rimane valido per l’anno in corso e il premio riferito al 2007 sarà liquidato a marzo del 2008, dal 2009 IBM non darà più luogo al pagamento del Premio di Risultato.

38 commenti:

Anonimo ha detto...

mi pare che a luglio l'azienda abbia fatto una controproposta e nel manager link dice che i sindacati l'hanno rifiutata a maggioranza e con decisione sofferta.Era cosi' inaccettabile quella proposta,perche' non ce la illustrate??

Anonimo ha detto...

Caro anonimo,
se tu citi il manager link, vuol dire che conosci bene la proposta che IBM ci ha fatto a luglio, perché nel link citato è presente una sintesi della proposta medesima. Convengo con te che sarebbe opportuno, da parte del Coordinamento Nazionale, un commento di dettaglio sulla ipotesi di mediazione presentata dalla direzione IBM, ma ti faccio notare che vi sono ben due comunicati (http://www.lomb.cgil.it/rsuibm/
2007731.htm e http://www.lomb.cgil.it/rsuibm/
2007731.zip)sugli accadimenti di fine luglio. Nella sostanza, in particolare la proposta riguardante il Premio di Risultato
è stata giudicata insoddisfacente,
ovvero ben lontana dall'aumento retributivo richiesto con la richiesta presentata con la piattaforma rivendicativa.
Poiché il coordinamento nazionale è stato convocato in occasione del prossimo 24 settembre, in quella sede discuteremo anche un comunicato che vada nel dettaglio degli accadimenti relativi alla trattativa svoltasi a fine luglio, dei motivi di insoddisfazione che hanno portato alla seconda rottura delle trattative e delle nuove iniziative da intraprendere per riprendere la discussione con IBM.

Anonimo ha detto...

Stò seguendo la trattativa sin dall'inizio, anche grazie alle informazioni poste sul web ed in bacheca, fino ad ora i risultati ottenuti mi sembrano nulli. La concomitanza della trattativa sul rinnovo del CCNL Metalmeccanici non rischia di condizionare pesantemente anche quella a livello aziendale? e questo in virtù anche di alcuni aspetti (presenza o meno di un contratto aziendale all'interno dell'impresa)retributivi in discussione con Federmeccanica. La piattaforma rivendicativa sul contratto aziendale, ancorchè approvata a larghissima maggioranza, non risulta essere troppo ambiziosa? A mio modesto parere sembra un chiedere un impossibile 100 per ottenere, non sò, 50. Tale approccio non sminuisce il ruolo negoziale dei lavoratori lasciando l'azienda praticamente libera di decidere quanto/come e se dare (vedi la disdetta sul premio di produzione)? Grazie anticipatamente a chi vorrà rispondere.

RSU IBM Segrate - Milano ha detto...

Cari utenti anonimi,
grazie per le visite e gli utili contributi al dibattito.
Solo una nota tecnica: potete mettere un nome, anche di fantasia, ai vostri commenti in modo da agevolare la discussione?

Grazie.

Anonimo ha detto...

Caro anonimo,
spero che qualcun altro si aggiunga a questa discussione via blog per evitare che, alla fine, tutto si riduca a un dialogo fra noi due.
E' vero, ad oggi i risultati sono nulli se consideraimo solo ed esclusivamente il fatto che non si è giunti a nessun accordo e, per di più, IBM ha dato la disdetta dell'accordo sul Premio di Risultato.
La trattativa si è interrotta a maggio perchè, oltre a risposte largamente insoddisfacenti sul punto che riguarda il Premio di Risultato (ovvero un incremento retributivo risibile), IBM escludeva dalla sua operazione di consolidamento di una parte del Premio di Risultato i nuovi assunti(ovvero voleva consolidare circa la metà del premio in un nuovo istituto retributivo definito quinto elemento che non sarebbe stato riconosciuto ai neo assunti), cioè voleva introdurre un "salario d'ingresso" inaccettabile.
Nella trattativa di luglio questo problema è stato superato, perché IBM ha rinunciato a introdurre questo "salario d'ingresso", ma è rimasta ferma su un incremento retributivo che il Coordinamento ha giudicato insoddisfacente.
E' giusto però rimarcare che la trattativa si è riaperta grazie alla partecipazione di circa 1400 colleghi alla raccolta di firme indirizzata al Presidende e Amministratore delegato e questo è pur sempre un risultato.
In tutta questa vicenda non abbiamo mai dimenticato il ruolo negoziale dei lavoratori in azienda e li abbiamo più volte chiamati a partecipare alle iniziative di pressione sull'azienda(scioperi compresi) necessarie per far risaltare questo ruolo ed essere conseguenti con il voto espresso in occasione del referendum: i risultati non sono stati apprezzabili.
Il rinnovo del contratto dei metalmeccanici non può interferire con la nostra piattaforma (se non per quanto riguarda la clausola di garanzia sugli assorbimenti) e IBM usa strumentalmente questo argomento; va infatti ricordato che la piattaforma è stata presentata a gennaio e la trattativa è partita ben più tardi per le continue richieste di rinvio dell'azienda.
Spero che molti partecipino a questo blog, anche semplicemente leggendo il dibattito, e quindi rinnovo l'invito a partecipare anche alle iniziative che il Coordinamento, a partire dalla sua prossima riunione del 24 settembre, lancerà per riconquistare il tavolo di trattativa e un contratto aziendale equo e giusto.

f_fiac ha detto...

Sincermente non vedo come la discussione sul rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici si sovrapponga al rinnovo del contratto aziendale. Come già evidenziato da Alfio, l'unica rivendicazione presente su entrambe le piattaforme è la richiesta di non assorbibilità degli aumenti di merito personali. Per inciso è curioso che Confindustria e le aziende (in questo caso IBM) dicano da un lato di voler promuovere la meritocrazia e d'altra parte riassorbiscano gli aumenti di merito negli aumenti collettivi!

Se alludi al fatto che nella proposta del CCNL presentata da FIOM-FIM_UILM si richiedono 30 euro aggiuntivi per "tutte le lavoratrici e i lavoratori a concorrenza dei premi di risultato definiti in sede aziendale" (piattaforma FIM-FIOM_UILM 2007), temo che il problema non si ponga. Il fatto che IBM abbia disdetto l'accordo implica che non via la garanzia del 70% della base di calcolo ma non è detto che IBM elimini del tutto il premio di risultato e pertanto i dipendenti IBM non rientrerebbero nella platea definita sopra. Pertanto non credo che vedremo mai quei 30 euro.

Quindi tolta la questione della riassorbibilità le due vertenze stanno su piani completamente differenti. Non capisco perchè la vertenza nazionale possa influire su quella aziendale. O meglio, è chiaro che IBM prima di fare la vertenza aziendale vorrebbe sapere quanto "deve spendere" per il CCNL e capire quanto budget e quale margine di manovra rimarrebbe per discutere quello aziendale: ma se questa fosse la premessa e viste le durate delle vertenze nazionali (l'ultima volta poco di un anno!) non si potrebbe mai iniziare a discutere.

Certo, per usare un eufemismo, la tattica adottata dal sindacato in questa trattativa per ora non è stata molto efficace, te ne do atto. Ma secondo te qual è la richiesta esosa?

un saluto,
Francesco F

RSU IBM Segrate - Milano ha detto...

I documenti a cui ci si riferisce nei commenti precedenti sono

IPOTESI DI PIATTAFORMA PER IL RINNOVO DEL CCNL FEDERMECCANICA-ASSISTAL
presentata da FIM FIOM e UILM e IPOTESI DI PIATTAFORMA PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO INTEGRATIVO AZIENDALE IBM.

Anonimo ha detto...

Buongiorno, per evitare fraintendimenti accolgo volentieri il sollecito ad utilizzare un nome e specifico che il secondo messaggio anonimo era il mio, non il primo.
Detto questo vorrei prima di tutto dare atto che il sindacato aveva dato "già" visibilità sulle controproposte dell'IBM, punto per punto, con un documento esposto in bacheca e , tra l'altro, consultabile sul sito.

Permettetemi ora due osservazioni relative alle puntuali risposte ottenute al primo messaggio, delle quali ringrazio.

1) Non credo sia uno scenario plausibile l'eliminazione "manu militari" del PdR da parte di IBM, al più IBM potrebbe rivisitare tale istituto introducendo una forma diversa e non concordata.

2)Mi viene chiesta quale è la richiesta esosa.... bhe se le vediamo singolarmente direi nessuna ma la piattaforma rivendicativa, ribadisco sottoposta a votazione e passata a larghissima maggioranza, prevede tra l'altro A) Aumento dell'importo forfettario B) Aumento del PdR C) Clausola di non assorbibilità D) Aumento della quota Cadgi a carico IBM E) Aumento Contribuzione IBM al Fondo Pensione F) (Questa è una parte che può sollevare controversie fra i lavoratori) Continuare ad Investire e Qualificare le filiali "minori" in chiara controtendenza con la strategia aziendale di accorpare su Milano e Roma (per lo più) e lasciare le filiali minori presidiate dai BP.

Ora chiedo, volendo tralasciare anche il punto F, ha svolto il sindacato una valutazione di quanto costi all'azienda aderire ad A+B+C+D+E ed a fronte di questo maggior costo il sindacato cosa offre all'azienda?

Perchè essendo un negoziato si presuppone che ambedue le parti mettano qualcosa sul tavolo della trattativa.

Si consideri infine la scarsa sindacalizzazione di IBM e la scarsa, sempre secondo me, capacità di portare a mobilitazioni significative i lavoratori.

Penso con questo di aver spiegato la mia, tengo a precisarlo personalissima, valutazione "esosa" della piattaforma rivendicativa, ovvero per portare avanti una tale piattaforma servirebbe un'autorità, una forza, una coesione dei lavoratori che oggi io non vedo.

I risultati fino ad oggi ottenuti nella trattativa sono lì a testimoniarlo.

Mi scuso per la lunghezza della presente e ringrazio anticipatamente chi vorrà rispondere.

Anonimo ha detto...

Desidero fare solo una precisazione tecnica: i 30 € a cui accenna FIAC riguarderebbero solo ed esclusivamente quelle aziende dove non si è mai svolta contrattazione aziendale, ovvero dove i lavoratori non godono di alcun istituto retributivo di carattere aziendale. ovviamente, questo non è il caso di IBM che ha molti istituti retributivi derivanti dalla contrattazione collettiva aziendale.
Assicuro Marco che i conti sul costo delle piattaforma sono stati fatti, se poi si vuole fare un paragone tra richieste e partecipazione dei colleghi alla battaglia per ottenerle è un altro discorso.
Ho paura, però, che il paragone di cui sopra serva esclusivamente a impedire di fare qualsiasi cosa, perché le condizioni della partecipazione vanno costruite e noi la piattaforma l'abbiamo scritta insieme ai lavoratori proprio per costruire queste condizioni. Può darsi che vada male anche questa volta, ma il metro di giudizio non può essere quello di rapporti di forza che possono essere conseguenza di una iniziativa da farsi.

Anonimo ha detto...

Marco dice:

“Si consideri infine la scarsa sindacalizzazione di IBM e la scarsa, sempre secondo me, capacità di portare a mobilitazioni significative i lavoratori”

Marco dovrebbe essere così gentile, da rendere edotta la platea dei lettori, evidenziando il parametro con cui misura la sindacalizzazione.

Il verbo “portare” indica una scorretta interpretazione del rapporto tra strutture, organismi e lavoratori il quale, si caratterizza, attraverso i meccanismi della partecipazione, meccanismi che sono compitati dalla evidenza della coscienza del lavoratore nei riguardi delle questioni aziendali, e non da un modulo di interdipendenza verticale con alcun sistema.

“Penso con questo di aver spiegato la mia, tengo a precisarlo personalissima, valutazione "esosa" della piattaforma rivendicativa, ovvero per portare avanti una tale piattaforma servirebbe un'autorità, una forza, una coesione dei lavoratori che oggi io non vedo”

Ritengo che l’accezione “esosa” usata da Marco, nei confronti della piattaforma, sia dovuta ad una mancanza di dati piuttosto che ad una sensazione di “a prima vista”.

paolo ha detto...

Ragazzi, mi sono fatto 2 conti... a me conviene! per favore firmate!!

Anonimo ha detto...

Buonasera,

mi rivolgo in particolare a Vittorio il quale mi chiedeva:
"Marco dovrebbe essere così gentile, da rendere edotta la platea dei lettori, evidenziando il parametro con cui misura la sindacalizzazione"
Per esempio, ma personalmente ritengo ce ne siano anche altri, come parametro si potrebbe utilizzare il fatto che, al momento della rottura delle trattative per il contratto aziendale, su 6858 Dipendenti (Possiamo anche sottrarre i 986 dirigenti volendo)di fine 2006 si siano raccolte in tutto 1350 firme, e prego osservare che non si trattava di scioperare ma di firmare una lettera in cui si sollecitava l'AD ad agevolare la ripresa delle trattative.

Quanto poi alla tua osservazione:

"Ritengo che l’accezione “esosa” usata da Marco, nei confronti della piattaforma, sia dovuta ad una mancanza di dati piuttosto che ad una sensazione di “a prima vista”"

Ti confermo che la mia è solo una sensazione chiedevo infatti nello stesso messaggio se i conti li aveva fatti il Sindacato (Il gentilissimo Alfio Riboni mi ha risposto di si). E comunque anche se fatti non sono mai stati esposti per cui la mia è chiaramente solo un'impressione.
Lasciami però ribadire che trattandosi di negoziato e potendo essere le richieste esose oppure no, non mi è assolutamente chiaro cosa abbia il sindacato da mettere sul tavolo della trattativa, almeno a partire dalla piattaforma rivendicativa approvata.

Rassicurando sul fatto che nei miei interventi ho sempre avuto solo l'intenzione di dare un contributo alla discussione e di non aver alcun intento polemico con nessuno. Saluto cordialmente.

f_fiac ha detto...

Ciao Marco,
convengo con te che il grado di sindacalizzazione in IBM non sia certamente elevato, però il dato che citi non mi sembra affatto trascurabile: 1354 dipendenti su 5872 (i dirigenti non sono rappresentati dal sindacato, quindi non li "possiamo" ma li "dobbiamo" togliere) hanno deciso di mettere nome e cognome sotto una lettera del sindacato.

E' chiaro che per fare una trattativa occorre essere disposti a rinunciare a qualche cosa, a mettere qualcosa sul tavolo, ma sarebbe ben strano se queste rinunce fossero già espresse in documento rivendicativo!

Paolo,
a quali conti ti riferisci?

un saluto a tutti
Francesco

Anonimo ha detto...

Ciao Francesco,

si sul giudizio dell'iniziativa lettera all'AD concordo è stata significativa. Così come sono interessanti le iniziative di sciopero della mensa e sciopero su Second Life. Queste forme di protesta sono meno "impegnative" e più adatte al contesto aziendale ed al profilo del lavoratore medio IBM.

Tra l'altro un richiamo allo sciopero classico rischia di sortire gli stessi risultati registrati in occasione del, poi non avvenuto, rinnovo del contratto aziendale del 2004 (anche lì i risultati più apprezzabili si ottennero, poi, con lo sciopero della mensa).

Saluti

Anonimo ha detto...

Caro Marco,

la sottoscrizione di 1350 colleghi alla lettera del sindacato, i quali hanno messo il loro nome e cognome in calce ad una lettera indirizzata all’AD di IBM Italia, è un successo senza precedenti.

Considerando che, delle 5872 persone rimanenti oltre il 60% fa un lavoro di “zona” e quindi raramente è in ufficio, ed oltre un 30% è assegnato o fa lavoro stanziale da clienti, rafforza il successo.

La buona riuscita della petizione è confortata dal fatto che, il dipendente medio IBM soffre, oltre che della Sindrome di Stoccolma, anche di un fuorviante, sennonché pericoloso, condizionamento subliminale* indotto dalla linea manageriale.

Pericoloso perché il dipendente medio IBM, il quale non riesce a distinguere tra le leggi dello Stato Italiano, il Codice Civile, Il Contratto Nazionale Metalmeccanici e le Regole di Comportamento Aziendale in fatto di Diritto del Lavoro, si trova ad essere soggiogato psicologicamente dalla linea manageriale con assurde affermazioni del tipo “sei un libero professionista che lavora per obiettivi” per trovarsi poi, in caso di contestazione aziendale, a doversi confrontare, non con quello che il capo aveva detto, ma con le leggi, la giurisprudenza e le normative vigenti in materia di Diritto del Lavoro.

In questo contesto, 1350 firme sono più che un successo.

paolo ha detto...

Francesco,
i conti che mi sono fatto sono sulla base delle informazioni ricevute e rispetto a quanto ho percepito quest'anno come PDR.

Certo la proposta di PDR che è stata fatta non è da capogiro... e non si diventa ricchi con quello... ma nel complesso tra V elemento e PDR variabile mi sembra più che dignitoso.
se poi ci metti anche l'innalzamento del contributo aziendale alla cassa assistenza, credo che non sia poi così malvagio o da non prendere neanche in considerazione!
con i tempi che corrono e soprattutto con i chiari di luna che ci sono fuori di qui, dove le aziende chiudono lasciando a casa la gente senza guardare in faccia a nessuno (vedi customer service di WIND)... io ci penserei non una ma 100 volte prima di chiudere porte e finestre a certe proposte!
Ciao

elisabetta ha detto...

la questione Pdr: l'offerta della'azienda non è male almeno per la mia situazione salariale. E che dire del CADGI ? se non si arriva ad un accordo si rischia di perdere anche il contributo della'azienda al fondo e quindi un' aumento della quota a carico di noi soci. Giusto ? Fare muso duro non porta lontano

Anonimo ha detto...

Mi aggiungo alla discussione per esprimere la mia opinione in merito alle condizioni che ci hanno portato a dire NO ad IBM.
Il Sindacato ha fatto una proposta di rinnovo contrattuale basata su sette punti (solo 7 quando in genere i contratti integrativi discutono di molti altri aspetti). I sette punti, ormai noti, costituiscono 7 elementi fondamentali della richiesta di riconoscimenti da una popolazione di lavoratori che nel tempo è stata decimata dalle politiche di IBM che sono caratterizzate dall'autoproclamazione dei propri manager anche se questi non sono in grado di traghettare l'IBM su risultati ottimali.
Tuttavia, nonostante l'IBM abbia ottenuto degli ottimi risultati nell'ultimo esercizio (2006), la politica che IBM (Italy) ha voluto perseguire è contraria a quanto avviene nelle altre aree della corporation: denigrare i dipendenti!
Nell'ultimo anno abbiamo assistito ad un continuo aumento delle retribuzioni (dirette ed indirette) del management a fronte di un continuo declassamento dei dipendenti: alcuni esempi? 1) L'importo forfettario per le trasferte è rimasto invariato per i dipendenti (15,00 euro), ma è salito a 75,00 per i manager. 2) L'auto in leasing costa di più al dipendente che al manager (a parità di modello e marca). 3) Gli stipendi dei manager crescono mentre quelli dei dipendenti restano fermi (si consideri che con il prossimo aumento contrattuale derivante dal rinnovo del CCNL molti dipendenti riceveranno un aumento del proprio stipendio: ovvero sono al minimo sindacale!!!).
In uno scenario come questo, l'IBM nel suo continuo denigrare, ha cercato di sfruttare l'occasione per demoralizzare ulteriormente i propri dipendenti. Perchè?
Perchè in Europa l'IBM Italy è quella che ha un problema da risolvere: alzare gli stipendi che sono i più bassi della corporation. Perchè dovendo seguire le direttive provenienti dagli States doveva togliersi dai fondi pensionistici o assistenzialistici! Perchè deve assicurarsi una maggiore manovrabilità dei propri dipendenti attraverso la retribuzione unilaterale basata su pricipi meritocratici a discapito di equità.
Ed il giochino di IBM stava riuscendo se avessimo detto SI. Infatti, accettando il 5° elemento avremmo risolto un primo problema ad IBM provocando un innalzamento improvviso delle retribuzioni: invece che dare il PDR a Marzo lo distribuisce tutto l'anno dando l'impressione che lo stipendio si alzi. Peccato che a fronte di questa distribuzione corrispondeva un innalzamento reale di soli 6 euro!!!! Ma nel tempo questi 6 euro sarebbero stati abbondantemente riconquistati da IBM: si, infatti, oggi (anzi ieri quando esisteva il PdR) il dipendente godeva di un aumento della quota percepita se nell'anno precedente aveva ottenuto un aumento contrattuale: ora no! il 5° elemento è fisso!
Infine, non voglio essere lungo ma ci sono molte ragioni per non aver accettato questa assurda proposta, l'azienda con un contentino ai nuovi assunti si sarebbe tolta dal groppone l'assistenza sanitaria per i futuri pensionati!
Insomma, un sindacato che difende i propri lavoratori non poteva accettare delle proposte assurde. Altrimenti mi sarei sentito colluso con l'azienda!

Oggi non abbiamo più il premio di risultato: bene un dato di fatto! E quindi cosa si fa! Si chiede a tutti i dipendenti di andare dal proprio capo e rifiutare ogni incarico inquanto nel momento in cui ci vengono a chiedere un aumento dello sforzo ci tolgono la retribuzione! Oltre al danno anche la beffa!

Spero che il lavoratore IBM si svegli dal torpore indotto dal proprio management e si unisca a noi affinchè si possa gridare insieme : RIDATECI I NOSTRI SOLDI!!! FINITELA DI DARE AUMENTI DA UNA MANO E PRENDERVELI DALL'ALTRA! NON PENSATE SOLO AI MANAGER MA A NOI CHE VI FACCIAMO FARE BELLA FIGURA!

Incontriamoci su Second Life domani e gridiamolo a tutti!

Ridateci il PdR!!!

Anonimo ha detto...

ci vediamo tutti domani nella protesta su second life!!!

Anonimo ha detto...

"A me conviene" non mi sembra un buon modo per affrontare il problema. Certo, in Ibm siamo abituati a pensare e a risolvere i problemi individualmente (salvo poi andare in massa dai sindacalisti quando c'è aria di cassa integrazione...). Ma bisognerebbe riuscire a guardare un po' al di là del proprio cedolino. Credo che nei commenti su questo blog ci siano indicazioni sufficienti per capire il perché delle politiche aziendali, e rispondere semplicemente dicendo "accontentiamoci", e lasciarci fare una mezza elemosina non mi sembra proprio dignitoso. Di questi tempi va di moda il prendere o lasciare. Lo vediamo nell'atteggiamento del governo riguardo alla proposta sullo stato sociale: o si accetta così o non se ne fa di niente. La nostra azienda si muove nella stessa direzione, approfittando anche della scarsa propensione a lottare dei suoi dipendenti. In democrazia si tratta, si discute, ci si confronta, e possibilmente si cerca di guardare al bene comune, non solo al proprio portafogli. Non dimentichiamolo.
RMS

Anonimo ha detto...

Devo dire che la discussione comincia a farsi interessante e stimolante: cercherò di fare alcune osservazioni senza lasciarmi imprigionare dall'obbligo di rispondere a qualcuno.

Per quanto riguarda la CADGI, suggerisco a tutti di andarsi a vedere i grafici riprodotti nel comunicato visibile al link che segue:
http://www.lomb.cgil.it/rsuibm/2007629.pdf.
Mi sembrano istruttivi, così come mi sembra importante ricordare che, quando nel 1993 ci venne chiesto di fare sacrifici perché l'azienda era in crisi, il contributo di IBM alla cassa era il doppio di quello dei dipendenti: siamo ancora così in crisi da non poter rivedere il contributo aziendale?
Un ultima notazione sulla CADGI: non si potranno ritoccare i contributi a carico dei dipendenti, perchè ciò comporterebbe automaticamente un incremento dei contributi a carico di IBM che, quindi, eserciterebbe il suo diritto di veto nel Consiglio d'amministrazione della CADGI; ciò che potrebbe succedere è il peggioramento delle prestazioni rese dalla Cassa ai suoi soci e questo dovrebbe essere un buon motivo per convincere i colleghi a protestare.
Per quanto riguarda il premio di risultato, la richiesta in piattaforma consisteva in un incremento retributivo di circa 785 € all'anno. IBM ha proposto di consolidare la metà della base di calcolo del P.diR. aggiungendo a questa 390 € (il tutto da inserire in un costituendo quinto elemento): cioè ha proposto un aumento annuo di circa 390 €, peccato che, poiché il nuovo premio sarebbe totalmente variabile (a differenza di quello in vigore che prevede un 70% minimo garantito della base di calcolo), si corra il rischio di mangiarsi una parte più o meno consistente di quei 390 €. E' abbastanza complicato da spiegare, mi limito qui a dire che il confronto è fra quanto garantisce il premio in vigore e quanto garantirebbe la somma del consolidato + 390 € + il nuovo Premio di Risultato.
La richiesta sul Fondo Pensione nasce da una preoccupazione forte per i giovani che, col nuovo sistema previdenzaiale, avranno una pensione pari a "3 cocomeri e un peperone" come si dice dalle mie parti (si può pensare che questo non è un problema?). Tralascio di parlare dell'importo forfettario e dell'enorme questione rappresentata dalle sedi più piccole.
In conclusione, l'unico motivo per cui IBM potrebbe convincersi a fare un accordo sindacale è costituito dai problemi che i suoi dipendenti potrebbero creargli: se i dipendenti pensano sempre di essere sconfitti a prescindere, allora vince IBM (Lapalisse).
L'ho fatta troppo lunga; lasciatemi dire che il futuro è nostro se noi decidiamo di occuparci del nostro futuro e del nostro presente.
... e scusate per la conclusione un po' in gloria.

Anonimo ha detto...

Secondo Susan George, direttrice del Transnational Institute, oggi nel mondo ci sono 40.000 multinazionali e le prime 100 di queste controllano direttamente i 2/3 del commercio mondiale. Ormai ad un aumento di produttività non corrisponde più alcuna crescita dell’occupazione. Assistiamo quotidianamente al fatto che più le imprese multinazionali licenziano i lavoratori e più si vedono aumentare il valore delle loro azioni. La sovrapproduzione di capitali ha raggiunto cifre pazzesche, innescando nel sistema mondiale una bomba ad orologeria pronta ad esplodere da un momento all’altro, di cui le ricorrenti crisi delle Borse sono solo la spia.

L'elemento che scatena le crisi, come l’attuale, è la carenza di domanda, e questa nasce dal fatto che i redditi non sono sufficienti a sostenere la produzione. Sembra assurdo, perché la gente continua a lavorare e ci dicono che l’economia continua a crescere. Il problema, infatti, è il denaro e la sua distribuzione. Quando manca il denaro, la gente vede ridurre la propria capacità di spesa, le industrie, qualunque cosa producano, devono ridurre la produzione e per farlo licenziano, questo riduce ulteriormente i redditi disponibili per il consumo e così si innesca una spirale perversa che porta alla crisi.

Detto questo IBM è dal 1993 che sta riducendo in modo progressivo il personale e le retribuzioni dei lavoratori, in un’ottica di aumento di competitività. I lavoratori sono sempre stati soggiogati e plagiati dalla propria linea manageriale e sono convinti che se staranno zitti e buoni il proprio capo farà loro, con gran magnanimità, il “regalo” di un aumento, poi assorbibile al primo rinnovo del CCNL ed in più avranno garantito il posto di lavoro in futuro. Così purtroppo non sarà, se il modello è quello citato sopra, la loro sorte sarà in ogni caso segnata e l’unica possibilità che avranno, per avere ancora la certezza del posto di lavoro, sarà quella di manifestare il proprio dissenso con forza e determinazione, prima – eh si – che sia troppo tardi.

Marco22 ha detto...

Buongiorno a tutti,
ho seguito alcune delle considerazioni espresse e volevo condividere la mia situazione economica e come questa potrebbe evolversi nel nuovo contesto suggerito.

Lo scorso anno ho percepito 1350€ di premio.
Il mio capo, illustrandomi la nuova proposta, mi ha detto che avrei un aumento di 100€ lordi al mese, con un premio a marzo del prossimo anno di 500 €.
La somma totale se ho fatto bene i conti dovrebbe essere di 1800 €.

Vorrei capire bene che valutazioni sono state fatte per dire che questa situazione non sarebbe vantaggiosa.
Che cosa pensa di ottenere ora il sindacato nella situazione economica attuale ? Per non parlare del CADGI?

Anonimo ha detto...

Mi ricollego alla discussione attivata da Marco sul fatto che i risultati nulli fino ad ora raggiunti, possano o meno essere imputati a richieste esose fatte dal sindacato.
Non vorrei che dopo aver ottenuto la disdetta del PDR "chiedendo un impossibile 100" affossassimo anche la CADGI. Diminuendo le prestazioni molti soci non aderiranno più, ponendo i presupposti perchè si arrivi a dover chiudere. O mi sbaglio?

Ho capito che poi avremo i dipendenti incazzati, condizione per ottenere qualcosa da IBM. Ma siamo sicuri che saranno incazzati con l'azienda o magari non lo saranno anche con chi li dovrebbe rappresentare?

Anonimo ha detto...

Premettendo che durante le trattative di luglio ero in ferie, e quindi non posso riportare un'impressione diretta, vorrei fare qualche considerazione generale.
In sede di trattative, spesso la controparte adotta tattiche negoziali che, se pur forse le danno un piccolo vantaggio tattico immediato, alla lunga favoriscono un clima aziendale di irritazione e di sfiducia.
1) tende a posticipare, perdendo tempo in chiacchere inutili, tutte le decisioni importanti fino agli ultimi istanti di trattativa, rendendo impossibile una valutazione pacata dei parametri e delle possibili alternative;
2) tende a portare la trattative verso i mesi di giugno, luglio e dicembre, quando molti di noi sono in ferie o presi dalle chiusure, con gli stessi effetti di cui al punto precedente;
3) peggio di tutto, si mostra molto più interessata a tagliare costi e spese (salvo contraddirsi un attimo dopo, rifiutando di discutere sprechi e
disfunzioni evidenti), piuttosto che a confrontarsi con le Rappresentanze Sindacali su come mantenere più valore aziendale in Italia.
Se più lavoratori partecipassero all'impegno sindacale, non solo potrebbero ottenere qualcosa di più, ma avrebbero anche l'occasione di conoscere una faccia di IBM che li stupirebbe parecchio, e che forse i nostri comunicati non riescono a "rendere" come meriterebbe.

Anonimo ha detto...

Ritengo opportuno riprendere i ragionamenti che ho letto fatti da Marco (27-9 ore10.08) e Mauri (27-9 ore 11.28.
Inizio da Marco e voglio fare un caso concreto: un lavoratore che aveva un totale competenze a gennaio 2006 pari a € 3.511,91 ha avuto quest'anno una base di calcolo per la determinazione del suo premio di risultato pari a € 1.952,21; secondo l'accordo ancora vigente, in virtù dell'esistenza di una percentuale minima garantita pari al 70%, ha avuto liquidato un premio di risultato pari almeno a € 1.366,54.
Secondo quanto propone IBM (che sicuramente il capo di Marco non ha capito) avrebbe avuto un quinto elemento annuo pari a € 1366,10 (l'importo andrebbe mensilizzato, ma considero l'anno per facilità di paragone); il nuovo Premio di risultato sarebbe determinato avendo come base di calcolo l'1,5%
di totale competenze + edr + quarto elemento + quinto elemento mensili moltiplicati per 13 mensilità, ovvero una base di calcolo di € 725.20.
Il nuovo premio di risultato non ha nessuna percentuale minima garantita, ma ammettendo che i risultati di bilancio dell'azienda consentano di applicare una percentuale pari al 50 %, il premio erogato sarebbe pari a € 362.60.
Quindi, paragonando il premio di risultato calcolato secondo le norme ancora vigenti di € 1366,54, con un ammontare di € 1728.70 ottenuto sommando il nuovo premio secondo la proposta IBM al quinto elemento annuo: il lavoratore interessato avrebbe un incremento retributivo annuo di € 362,16 lorde pari ad un incremento mensile di € 27.85 per 13 mensilità.
Prego di tener presente, insisto su questo, che nella proposta IBM il nuo premio non gode di nessuna percentuale minima garantita e quindi nessuno può giurare che l'indice applicato sia il 50%, come nessuno può giurare che sia di meno o di più, ma certamente, a fronte di un incremento mensile richiesto di almeno 60 €, non otterremmo nessun incremento mensile certo di nessun genere. Inoltre, per finirla coi calcoli, al crescere delle retribuzioni il nuovo premio proposto da IBM (sempre sommato al quinto elemento) si riduce.
Quindi, caro Marco, le valutazioni fatte sono molto semplici: non siamo andati a fare una trattativa per prender una mancia o, addirittura, rischiare di perdere denaro.
Per quanto riguarda Mauri, vorrei sapere: da dove trae origine l'aggettivo esose attribuito alle nostre richieste? Abbiamo chiesto un incremento del Premio di risultato pari a circa 60 € al mese e si può anche mediare, ma senza esagerare.
Per quanto riguarda la CADGI, abbiamo chiesto un aumento della contribuzione a carico IBM e questo certamente non per affossare la CADGI. Non riteniamo decoroso e utile fare un mercato delle vacche scambiando il premio di risultato con la CADGI o quant'altro.
Nessuno dei Rappresentanti sindacali vuole dipendenti incazzati per avere preso bastonate, anche perché, quando le bastonate le hanno prese (10 anni di procedure di mobilità con intermezzo di cassa integrazione straordinaria, e 1200 licenziamenti "spintanei" nel 2005) non mi è parso che si siano incazzati come avrebbero dovuto ... e in quel caso il Sindacato non aveva chiesto niente (l'ultima volta che abbiamo rinnovato un contratto aziendale è stato nel 1982).
Se ho usato toni crudi mi scuso: a volte la passione fa diventare un poco sanguigni.
Spero che questa discussione continui ancora, perché, mano a mano che passa il tempo, ci chiariamo sempre di più.

Anonimo ha detto...

Gentilissimo Alfio,

nel ringraziarti per i chiarimenti che continui pazientemente a fornire in questo blog, mi permetto farti notare che nella tua ultima hai scambiato ad un certo punto me con Mauri,

per esempio
"(che sicuramente il capo di Marco non ha capito)"
riferito sicuramente a Mauri
e
"Per quanto riguarda Mauri, vorrei sapere: da dove trae origine l'aggettivo esose attribuito alle nostre richieste? "
riferito sicuramente a me.

Tutto ciò premesso la sostanza delle mie considerazioni, in merito al fatto che sia stata presentata una piattaforma esosa o se non piace il termine "eccessivamente ambiziosa", rimangono.

Lasciami ricordare solo alcuni punti, taluni richiamati anche da te.

1) L'ultima volta che è stato rinnovato il contratto aziendale è stato nel 1982.

2) Negli utlimi 4 anni (quasi 5 con l'appropinquarsi del 2008) non sono state introdotte novità di rilievo nel trattamento salariale a livello aziendale.

3) La partecipazione agli scioperi indetti a dicembre del 2004, a supporto della trattativa per il rinnovo dell'aziendale, è stata per lo meno insoddisfacente ed ha costretto il sindacato a ripiegare su proteste "simboliche" come l'astensione della mensa.

4) Il rinnovo aziendale del 2004/2005 non è quindi avvenuto ed IBM ha tirato dritta per la sua strada. La piattaforma di rinnovo era stata sottoposta a referendum ed approvata a larga maggioranza (3520 votanti - 61,8% aventi diritto - 3395 a favore) in maniera molto analoga a quella 2007 (2792 votanti - 55,17% aventi diritto - 2713 a favore)

5) Nel seguito del 2005 il sindacato che si era preparato a partecipare e combattere contro la riduzione del personale, ai sensi della L.223 del 91 poi subito chiusa da IBM, subì un altro fallimento di trattativa in gran parte dovuto al numero delle dimissioni "volontarie" ottenute da IBM ben 1200(che desidero ricordare considerando anche quelle immediatamente succesive al 30 Giugno - 300 Dirigenti ca. - 300 "pensionandi" ca. - 600 Colleghi)

6) Tralasciando altri eventi arriviamo nel 2007 dove a fronte dell'atteggiamento di chiusura IBM si è proceduto con uno sciopero di 4 ore (Di cui non ho dati sulla partecipazione) e due proteste "simboliche" lo sciopero della mensa (Con sufficiente adesione), e le già richiamate 1350 firme sulla lettera di richiesta all'AD. Da verificare poi l'adesione allo sciopero simbolico su "Second Life"

7)Nel frattempo tra fusioni esternalizzazioni cessioni acquisizioni internalizzazioni, ricordiamo l'andamento del numero dei colleghi in IBM Italia. 2000 - 8437, 2001 - 7775, 2002 - 7864, 2003 - 8055 (PWH), 2004 - 7980, 2005 - 7623, 2006 - 6858. Nel 2007 dovremo poi partire già dal -35 della PSD.

8)Lo stipendio medio al 7Q negli ultimi 3 anni portati a bilancio è stato questo 2004 - 4059, 2005 - 4060, 2006 - 4095.

Ecco, scusatemi, ma queste sono le basi sulle quali siete andati a discutere una piattaforma che non ritengo esosa a livello economico ma pretenziosa, ambiziosa, insupportabile, e che rischia di fare la stessa fine di quella 2004/2005 .... anzi per adesso peggio.... vista la disdetta di IBM del PDR. In conclusione non ritengo sia questa la piattaforma e l'atteggiamento che possano farci uscire dal trend riportato ai punti 7 ed 8.

Mi scuso per l'asprezza che posso aver avuto in alcuni passaggi della presente e con la speranza che la discussione continui, saluto.

Anonimo ha detto...

Ringrazio Alfio perche' finalmente ho capito la proposta di IBM cosa rappresenta,scusate ma non l'avevo ancora capito.A questo punto osservo questo:limitandomi al PDR,se ho capito bene se,PER IPOTESI,ibm accettasse di dare un 50% di minimo garantito al nuovo premio di risultato avremmo circa 30 euro in piu' al mese,se salissimo al vecchio 70% nel caso considerato(molto superiore al mio stipendio)arriveremmo a 40 euro.
La domanda quindi e':IBM non accetta neanche il minimo garantito?SE,ripeto SE lo accettasse e considerando anche le considerazioni fatte sulla scarsa sindacalizzazione dei dipendenti IBM,cosi' mi sembrerebbe una proposta accettabile

Anonimo ha detto...

Marco dice,

“Ecco, scusatemi, ma queste sono le basi sulle quali siete andati a discutere una piattaforma che non ritengo esosa a livello economico ma pretenziosa, ambiziosa, insupportabile, e che rischia di fare la stessa fine di quella 2004/2005 .... anzi per adesso peggio.... vista la disdetta di IBM del PDR. In conclusione non ritengo sia questa la piattaforma e l'atteggiamento che possano farci uscire dal trend riportato ai punti 7 ed 8.”

Sono esterrefatto, allibito, per non dire sconcertato. Su quale principio, Marco si basa, nel dire che 60 euro al mese (forse leggermente trattabili) siano una piattaforma pretenziosa, ambiziosa, insupportabile? Prendiamo un dato in IBM Italia ci sono il 12% di dirigenti ed alcuni di questi “executives”, hanno un costo aziendale annuo pari al risanamento della CADGI e non voglio spingermi oltre per evitare polemiche. Mi sembra che certe affermazioni sull’esosità non corrispondano al vero e siano soltanto speciose. Basta moltiplicare 5500 che sono i dipendenti con 60 euro, e viene fuori l’iperbolica cifra di 330.000 euro. Forse il costo IBM di un dirigentucolo da strapazzo, piattaforma ambiziosa? - Ma mi faccia il piacere - diceva Toto’.

Anonimo ha detto...

Ritengo assai singolare il modo in cui e' stata gestita la trattativa.
A meno che mi manchi qualche informazione, mi sembra che la base per una trattativa debba essere l'attuale normativa e se c'e' poi la forza per un'ulteriore contrattazione,cercare di ottenere un trattamento piu' favorevole. Invece si e' lasciato che si arrivasse ad una disdetta da parte dell'azienda. C'e' qualcosa che non mi torna!! Non mi sembra che o tutto o niente sia una soluzione che convenga ai lavoratori. Mi chiedo chi dovremo ringraziare qualora si arrivasse ad una chiusura totale da parte dell'azienda?

Anonimo ha detto...

Noto con una certa soddisfazione che la discussione si sta facendo piuttosto interessante sia per la partecipazione che per l'esigenza di chiarire i dettagli della nostra proposta. Ciò rappresenta, innanzitutto, una vittoria della rappresentanza sindacale in quanto "finalmente" si estende la discussione al di fuori delle stanze istituzionali (Sindacato, Unione Industriale, IBM).
Resto perplesso sempre dal fatto che non si riesce ad ottenere lo stesso interesse alle riunioni sindacali dove si discute di come articolare le proposte prima che queste vengano presentate ad IBM.

Detto ciò, tralascio ad Alfio l'incombenza di rispondere sulle cifre in quanto ritengo non ci sia nessuno meglio di lui in grado di farlo, mi permetto di contestare a Marco (spero di non confondermi), o a quanti ritengono "azzardata" la nostra proposta, che:
1) Poter discutere di proposte in riunione sindacale consente di ottenere il Vostro punto di vista per poter meglio tarare le richieste.
2) Come ho già detto nel mio precedente messaggio, la nostra proposta è basata "solo" su 7 punti cardini della vita lavorativa dei dipendenti IBM.
3) Non è possibile che un'azienda che si dimostra "molto" generosa con i propri manager (anche se i risultati che producono sono pessimi se non da licenziamento in tronco) debba poi sfruttare chi produce i risultati.
4) Il sindacato siete voi tutti lavoratori dell'IBM: noi siamo solo i vostri portavoce! Se non si risponde con forza alle pretese di IBM ogni nostra richiesta diventa assurda.

Concludo portandovi un esempio: ad una nota azienda metalmeccanica italiana (la I.F.), durante la precedente trattativa nazionale per il rinnovo della parte economica del CCNL, l'azienda a seguito dello sciopero degli straordinari ha deciso di applicare un aumento di 100 euro lordi in attesa del rinnovo. Come si può notare se ci si coalizza si ottengono i risultati. Se si manda avanti i quattro don Chisciotte del sindacato, nascondendosi le più svariate scuse,... non si otterrà mai nulla.

Saluti

Anonimo ha detto...

Già chi dovremo ringraziare… “La libertà non è star sopra un albero………. libertà è PARTECIPAZIONE” G. Gaber

Anonimo ha detto...

Gentile vittorio_r

ti prego di voler considerare che ho già espresso il fatto che "economicamente" la piattaforma può anche considerarsi giustificata. Quello che voglio dire è che il sindacato non avrà... come non ha avuto nel 2004/2005 la forza per promuoverla.

Noto poi con una certa sorpresa che focalizzandoti esclusivamente sull'aspetto economico hai tralasciato di commentare i punti da 1 ad 8 da me espressi.

Saluti.

Anonimo ha detto...

Gentilissimo Marco,
mi scuso se ho fatto un poco di confusione tra te e Mauri, ma nella foga di scrivere ho tralasciato di stampare i vostri 2 interventi e quindi lo scorrimento del video mi ha tradito.

1)E' vero che l'ultima volta che abbiamo fatto un contratto aziendale è stato nel 1982, ma, appunto, ho detto contratto.
Per tua informazione: c'è stato il rinnovo di un premio di produzione nel 1986;nel 1989 abbiamo firmato un accordo su un nuovo premio di produzione, indennità di trasferta e diritti sindacali; nel 1990 abbiamo rivisitato alcuni criteri per la determinazione del premio di produzione conquistato l'anno precedente; nel 1991 abbiamo firmato un accordo che disciplina gli straordinari in giorna di sabato;da 1993 in poi abbiamo firmato una serie di accordi che riguardano premio di risultato, prestazioni in sabato, domenica e altri importanti istituti quali ad esempio il Fondo Pensione.

2)Proprio perché negli ultimi 4 anni non ci sono state novità di rilievo nel trattamento salariale a livello aziendale abbiamo intrapreso una vertenza aziendale. Preciso che ciò è stato fatto su sollecitazione di tanti colleghi e anche in conseguenza di un questionario che ci ha permesso di capire quali erano e sono i problemi più sentiti dai colleghi.

3)Ma se i colleghi che sollecitano il sindacato a contrattare, compilano i questionari e partecipano così numerosi al referendum ... poi non scioperano: è il sindacato che è ambizioso, o la spiegazione di ciò è un'altra?

4) Vale quanto detto al precedente punto 3.

5) Per quanto riguarda la vicenda del 2005 occorre fare alcune precisazioni. La procedura di mobilità non è stata chiusa subito, bensì dopo che IBM ebbe la certezza di non riuscire a fare lo scambio con il sindacato tra il ritiro di questa procedura e il peggioramento di alcuni trattamenti (mensa, reperibilità, trasferte, ecc...). Ovviamente avrebbe dovuto attuare licenziamenti che non corrispondevano alle figure professionali di cui voleva liberarsi. Per finire su questo punto, ricordo che, a Segrate, venne fatto uno sciopero con presidio davanti ai cancelli e che a questa iniziativa parteciparono solidali i lavoratori delle aziende metalmeccaniche della zona Lambrate (che è molto grande).

6) Mi limito a dire che 1350 firme (nome, cognome e codice personale) costituiscono una iniziativa ben riuscita e quasi senza precedenti: ciò vuol dire un'adesione certificata di circa il 22% dei dipendenti di IBM.

7) Che l'occupazione sia in calo da 1993 è un fatto.
E allora? e colpa del sindacato? E forse stato latitante?

8)Per quanto riguarda la retribuzione dei lavoratori inquadrati in 7 categoria con la qualifca di quadro, cito qui di seguito dati di fonte aziendale. Nel 2000 € 3880, nel 2001 € 4023, nel 2002 € 4086, nel 2003 € 3974, nel 2004 € 4065, nel 2005 € 4057 e nel 2006 € 4095. Quindi, confrontando le retribuzioni anno su anno, gli incrementi/ decrementi sono stati i seguenti: +3,7%, + 1,6%, - 2,7%, + 2,3%, + 0,2%, + 0,9%. Facendo lo stesso confronto tenendo conto dell'inflazione, otteniamo i seguenti risultati: +1%, -0,8%, -0,2%, +0,3%, -1,5%, -1,1%. E' abbastanza evidente la necessità di contrattare incrementi retributivi? E' abbastanza chiaro perché i colleghi tutti dovrebbero partecipare alle "lotte" per conquistarli?

Credo di avere dimostrato su che basi abbiamo tentato e stiamo tentando di portare in porto una vertenza aziendale. Credo di avere argomentato oggettivamente le ragioni delle richieste presentate. Può darsi che questa vertenza faccia la stessa fine della precedente, ma è prorpio così scontato che la responsabilità sia del sindacato che ha cercato di interpretare i bisogni dei colleghi?
E infine: il premio di risultato è stato disdetto da IBM, con procedura formalmente ineccepibile, perché da troppo tempo erodeva buona parte del variable pay/performance bonus, ovvero non lasciava spazio al salario discrezionale ... e questa disdetta, per questi motivi, ci sarebbe stata comunque. Suggerirei di prendersela con chi riduce la retribuzione e non con chi tenta di aumentarla.
Chiedo scusa per la pedanteria e per la pignoleria.

Anonimo ha detto...

Caro Marco,
nel tuo blog del 21 hai usato il termine esoso, ma se preferisci "eccessivamente ambizioso" ci siamo intesi lo stesso.
Quello che voglio dire è che ti seguo quando dici che in negoziazione ognuno deve essere disposto a mettere qualcosa sul tavolo.
Che l'azienda sia disposta a dare di più se le cose vanno vene, come risulta dagli esempi fatti, credo ci possa stare, soprattutto se con il V elemento tutto il resto entra nello stipendio.
Quello che invece continua a preoccuparmi e' la CADGI. Chi ha due figli grandicelli che vanno a scuola e grazie al cielo poche spese mediche, con i costi che crescono da tutte le parti e la necessità di capire cosa tagliare, si troverà di fronte ad un serio dilemma quando scoprirà di non riuscire più a recuperare neppure le poche spese di cui chiedeva il rimborso.

Fabio ha detto...

Il comportamento dell'azienda è in ogni caso ingiustificabile, il discorso relativo al premio di risultato (soppresso) è solo l'ultimo di una serie di comportamenti assolutamente incomprensibili.... Qualcuno è in grado di spiegare il perchè l'azienda, nello scorso mese di giugno (PROPRIO MENTRE SBATTEVA LA PORTA IN FACCIA AI SINDACATI), ha stabiito di aumentare l'importo forfettario della trasferta in nota spese SOLO PER IL PERSONALE DIRIGENTE, RADDOPPIANDO PRATICAMENTE L'IMPORTO, CHE ERA GIA' DI SUO NOTEVOLMENTE PIU' ALTO DI QUELLO RICONOSCIUTO AI SEMPLICI DIPENDENTI (15 € AL GIORNO), CHE TRA L'ALTRO CON I LORO CONTINUI VIAGGI PORTANO IL BRAND DI QUESTA AZIENDA A CASA DEI CLIENTI........ CAMBIASSERO ALMENO LA NATURA DELLA "VOCE"..PERCHE' CHIAMARLA "IMPORTO FORFETTARIO PER LE SPESE NON DOCUMENTABILI" MI SEMBRA UNA GRAN PRESA PER I FONDELLI" ...L'ENNESIMA. CONSIGLIO A TUTTI DI LEGGERE IL LIBRO "LA CASTA" SI ADATTA PERFETTAMENTE ALLA NOSTRA AZIENDA ED ALLA NOSTRA CASTA DI DIRIGENTI (TROPPI) E PURTROPPO NON SEMPRE UTILISSIMI...

Di recente IBM ha firmato un accordo importante con l'ENEL per la fornitura dei "Contatori Intelligenti"... è naturale che questo progetto sia nato in Italia...dove l'azienda è infarcita di CONTATORI .. COSTOSI E NON SEMPRE .....

Anonimo ha detto...

Gentili bloggers,

dopo le varie opinioni e l'ampia discussione avuta in merito al PDR ,e più in generale sul rinnovo della piattaforma aziendale, ed in considerazione di alcune pulsioni manifestate nei vari messaggi che si sono susseguiti, mi permetto di promuovere un'idea al nostro coordinamento RSU.

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Perchè non sottoponete, approfittando della consultazione refendaria sul protocollo "welfare" del 8 e 9 Giugno,la controproposta IBM sul PDR al voto dei lavoratori ?
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Magari potremmo tutti imparare qualcosa.

Saluti a tutti

Anonimo ha detto...

Vorrei rispondere all'ultimo commento di Marco, ovvero all'ultima proposta che il medesimo ha fatto riguardo ad una consultazione referendaria sull'ultima proposta fatta da IBM.

Il Coordinamento ha avuto un mandato in seguito alla consultazione reerendaria fra i lavoratori sulla piattaforma per il rinnovo del contratto aziendale, e finché avrà il ragionevole dubbio di poter raggiungere una mediazione vicina alla sostanza di quel mandato, insisterà nel perseguirlo. Questo è il mio parere personale.
Ovviamente un gruppo dirigente sindacale deve assumersi le sue responsabilità e se sbaglia i lavoratori avranno modo di giudicarlo in occasione delle prossime elezioni per il rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie. Ricordo a tutti che le R.S.U. decadono ogni 3 anni e ogni 3 anni i lavoratori tutti sono chiamati al voto.