giovedì 13 maggio 2010

Piani di vendita 2010

La formulazione dei piani di vendita 2010 introduce alcuni peggioramenti rispetto agli anni passati. In particolare gli obiettivi personali risultano più vaghi e aumentano i rischi di non riuscire a raggiungere il 100% di quella che era la retribuzione fissa. Tale fenomeno interessa circa 1.200 lavoratori in Italia.

La RSU IBM di Roma in un incontro svoltosi a febbraio ha esposto le proprie obiezioni e avanzato alcune richieste riassunte in questo comunicato.

Pur riconoscendo la validità di buona parte delle obiezioni, la Direzione ha detto che i piani di vendita sono definiti a livello mondiale e i margini di manovra dei singoli paesi sono molto esigui. Cercheranno di far modificare il piano di vendita italiano per adeguarlo alla normativa vigente. Si impegnano a fare un'analisi retributiva sulle situazioni a rischio.

Le RSU invitano tutti i lavoratori coinvolti a fornire, anche partecipando alla discussione su questo blog, il proprio contributo sul tema.

7 commenti:

blublu ha detto...

Chiediamo ai colleghi che vogliono mantenere l'anonimato di indicare il reparto di appartenenza per identificare meglio le problematiche. Grazie. Luciano Bassetti

Unknown ha detto...

Svolgo un lavoro tecnico in STG . La parte variabile (piano 70-30)del mio stipendio dipende in prima battuta da risultati globali IBM ed in seconda dal valutazioni del superiore diretto. In pratica i miei soldi sono lo strumento che l'azienda utilizza per premiare i pochi collaboratori che reputa talenti su cui investire. Penso che in mancanza di obiettivi piu' specifici sia meglio un piano incentivi con bonus on-top.
M.Moretti

aramis ha detto...

Salve, anche io lavoro in IBM e mi trovo nelle stesse consizioni di Mario. E' incredibile pensare che dopo tanti anni di conquiste sociali e lotte sindacali oggi chi ha un lavoro specializzato di alto profilo ormai mette in gioco una parte del suo stipendio... a perdere e a prescindere, non avendo visibilità sui criteri di valutazione, non avendo la possibilità di incidere negli obiettivi sempre più misurati a livello globale e generalizzato. Quello che si riesce a sperare è solo di recuperare almeno una parte della componente variabile dello stipendio. Ci rimane solo di sperare ad avvicinarci a guadagnare quello che ci spetta di diritto (100%). Quando si potrà sperare di tornare guadagnare qualcosa per i nostri meriti e con i sacrifici del ns lavoro? Ciao

Lupo ha detto...

Dico a tutti i miei colleghi di STG, ma anche a quelli di SWG e di S&D, che serve da parte di tutti noi un'assunzione di responsabilità e di rischio, se vogliamo. Rischio che, d'altra parte, l'azienda si è già assunta proponendoci questo piano salariale ben sapendo di violare le normative sul contratto di lavoro che riconoscono il diritto al 100% dello stipendio. Rischio calcolato, ovvio, ben sapendo che quasi nessuno oserebbe "sfidare" l'azienda su un piano legale, a meno di non essere in procinto di lasciare la società. Il mio invito è, quindi, di non firmare la prossima lettera incentivo che ci verrà inviata.

Anonimo ha detto...

Vedo che gli ultimi commenti sono del 2010.
Non sarebbe il caso di riattivare questo strumento o altri social network (twitter, facebook) per riaprire un dialogo tra colleghi sulle tematiche legate al lavoro?
Specie ora che si discute di contratti e articolo 18!
Pensateci!!

Anonimo ha detto...

Vedo che gli ultimi commenti sono del 2010.
Non sarebbe il caso di riattivare questo strumento o altri social network (twitter, facebook) per riaprire un dialogo tra colleghi sulle tematiche legate al lavoro?
Specie ora che si discute di contratti e articolo 18!
Pensateci!!

Anonimo ha detto...

Vedo che gli ultimi commenti sono del 2010.
Non sarebbe il caso di riattivare questo strumento o altri social network (twitter, facebook) per riaprire un dialogo tra colleghi sulle tematiche legate al lavoro?
Specie ora che si discute di contratti e articolo 18!
Pensateci!!